Il “Patent Box” introdotto dalla Legge di stabilità per il 2015 (all’art. 1, commi da 37 a 45, legge 190/2014) e modificata dal DL n. 33 del 24/1/2015, e, da ultimo, dal D.L. n. 34/2019 (“Decreto crescita”) è uno degli incentivi a disposizione delle grandi imprese per supportare gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, concedendo un’agevolazione ai fini Ires/Irap.Questa norma introduce una tassazione agevolata per i redditi che derivano dallo sfruttamento economico di specifici beni immateriali con la possibilità di ottenere un’esenzione fino al 50% del reddito generato dall’utilizzo di essi. Lo scopo di tale norma è:
- collocare in Italia eventuali beni detenuti all’estero;
- favorire il mantenimento dei beni immateriali localizzati in Italia;
- incentivare investimenti in R&S.
L’opzione per il patent box si effettua in dichiarazione, ha durata quinquennale ed è irrevocabile, possono esercitarla i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprenditori individuali e società) che svolgono attività di R&S finalizzate a produrre tali beni. Usufruiscono dell’agevolazione solo beni immateriali nuovi. Sono agevolabili:
1. brevetti industriali;
2. software;
3. know-how;
4. disegni o modelli (i marchi non sono più inclusi dal 2017).
Ai sensi dell’art.7 del DM 27/5/2015 i beni immateriali possono essere utilizzati in modo diretto, cioè impiegati nello svolgimento dell’impresa oppure possono essere concessi in uso a terzi (utilizzo indiretto). Nel primo caso occorre presentare un’istanza di ruling obbligatoria all’Agenzia delle Entrate entro il termine dell’esercizio di imposta in cui si intende godere del beneficio, indicando il reddito agevolabile oppure individuare autonomamente tale reddito. Nel secondo caso invece il ruling è facoltativo per utilizzi infragruppo. Il ruling non è invece consentito nel caso di utilizzi indiretti, verso terzi.
La novità introdotta con il provvedimento del 30 luglio 2019 dell’Agenzia delle Entrate prevede che i soggetti titolari di reddito d’impresa possano scegliere di autodeterminare il reddito agevolabile, purché sia inviata idonea documentazione per consentire agli organi di controllo di verificare la correttezza della determinazione effettuata in caso di verifica. Viene quindi meno la necessità della procedura di Ruling. L’opzione per il regime di autoliquidazione è da effettuare in dichiarazione, ha durata annuale, è irrevocabile e la relativa variazione in diminuzione va suddivisa in tre quote annuali di pari importo, l’obiettivo della misura è estendere sempre di più alle piccole e medie imprese la possibilità di procedere con l’autodichiarazione per determinare il reddito agevolabile.
Sono in corso di pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate le analisi di benchmark per le imprese interessate al patent box auto dichiarato, dove verranno indicate le percentuali di remunerazione da applicare a costi e fatturato per poter individuare il beneficio effettivo (si tratta di una base dalla quale poter partire per effettuare il calcolo).
Il team di lavoro dello studio anche in collaborazione con altri qualificati professionisti può assistere i clienti in tutte le attività preparatorie ed attuative relative all’incentivo in oggetto ed, in particolare nella procedura di Ruling o può assistere nell’autodeterminazione del reddito agevolabile.
